Negli ultimi anni si è aperto un dibattito negli Stati Uniti su come valutare i periodi più dolorosi della storia nazionale. “Anche se molte persone hanno smesso d’ignorare alcuni episodi vergognosi del nostro passato, oggi le forze reazionarie lavorano con sempre maggior fervore per impedire l’elaborazione di un racconto onesto”, scrive Clint Smith nell’articolo di copertina dell’Atlantic. “Molti parlamenti dei singoli stati fanno di tutto per impedire alle scuole d’insegnare la storia che dovrebbe spiegare perché il nostro paese ha questo aspetto”. Negli ultimi anni Smith è andato più volte in Germania, per capire come il paese affronta il suo ruolo nella seconda guerra mondiale e nell’olocausto. Le differenze tra i due paesi sono evidenti. Pur tra molte difficoltà, i tedeschi si sono sforzati di onorare le vittime e costruire una memoria condivisa. Negli Stati Uniti, invece, è ancora normale imbattersi in luoghi che celebrano come eroi personaggi della confederazione sudista. Paradossalmente, per molte persone eliminare questi simboli significherebbe cancellare un pezzo di storia nazionale. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1489 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati