Vedendo le foto di Nonzuzo Gxekwa in cui soggetti dai colori sgargianti si stagliano su sfondi scuri, viene da chiedersi se il lavoro di questa fotografa autodidatta avrebbe funzionato in un’epoca precedente, quella del bianco e nero. Ma questa lettura ridurrebbe erroneamente la pratica di Gxekwa alle meraviglie apportate dalla tecnologia a colori. I suoi meriti vanno ben oltre il colore e il contrasto. Il suo portfolio variegato, frutto di occhi e piedi vaganti, s’inserisce nella tradizione dei flâneurs.
Gli occhi di Gxekwa sono sempre alla ricerca di soggetti che tentano di trovare la bellezza e il loro posto a Johannesburg, una vasta metropoli sudafricana costruita sulla sottomissione dei neri a opera dei coloni bianchi razzisti. Prendiamo l’immagine qui accanto delle due donne vestite di rosa. La foto, frutto del caso, è stata scattata al capolinea dei minibus, il mezzo di trasporto più usato dalla classe operaia sudafricana e dove spesso le donne subiscono molestie. Catturate in una posa quasi simmetrica, con le spalle pudicamente rivolte all’obiettivo, la fotografa riesce a scovare la bellezza anche in un posto come questo.
Alcune immagini mostrano un altro tratto importante del lavoro di Gxekwa, l’ordinario elevato a poetico e il quotidiano avvolto nella serenità: un barbiere con una giacca da lavoro blu che taglia i capelli a un bambino coperto da un panno dello stesso colore; Johannesburg crepuscolare, il suo traffico in movimento; la città vista da sopra i binari della ferrovia; un uomo dal volto dipinto, come per un rituale, con una coperta dai motivi floreali sulle spalle.
In un luogo in cui le fotografie dei neri erano spesso usate come strumento di controllo dalle autorità coloniali e dell’apartheid, l’obiettivo di Gxekwa si appropria del mezzo fotografico portando giocosità, colore e bellezza. ◆
Nonzuzo Gxekwa è una fotografa autodidatta nata nel 1981 a Ladysmith,
nel KwaZulu-Natal, in Sudafrica. Vive a Johannesburg. Lavora soprattutto con la street photography e il ritratto, e collabora spesso con altri artisti e fotografi. Ha da poco concluso una residenza d’artista alla Jan van Eyck Academie, nei Paesi Bassi. Partecipa alla mostra collettiva Synaptic, in corso fino al 3 gennaio 2023 alla Thk gallery di Città del Capo, e prepara una personale per marzo.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1492 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati