Il contesto della storia raccontata da Anche io è ben noto: nel 2017 le reporter del New York Times Megan Twohey e Jodi Kantor hanno pubblicato una serie di articoli sugli abusi sessuali e le aggressioni che il produttore cinematografico Harvey Weinstein ha perpetrato per decenni ai danni di attrici e dipendenti. Le inchieste hanno dato vita a un movimento globale per un cambiamento del sistema. Una drammatizzazione di fatti così noti potrebbe essere discutibile, ma in realtà il film di Maria Schrader, tratto dal libro di Twohey e Kantor, prende una storia che pensavamo di conoscere e le dà nuova vita.
Ann Hornaday, The Washington Post

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Questo articolo è uscito sul numero 1495 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati