M3gan è il giocattolo di lusso definitivo. Una bambola cyborg con limpidi occhi blu e la capacità d’imparare dal rapporto con il suo utente primario. Ed è un’ancora di salvezza per la sua creatrice, un’ingegnera elettronica che dopo la morte della sorella e del cognato deve prendersi cura della sua traumatizzata nipote di otto anni. Un lavoraccio che la donna è ben felice di appaltare alla sua Barbie-Frankenstein, anche se dovrà pentirsene. Ultimo arrivato nel sottogenere delle bambole assassine, M3gan è un horror gustoso, furbo, divertente e non fa troppa paura. E anche se non ha l’energia psicotica di Chucky o il rancore di porcellana di Annabelle, M3gan sfrutta un brio tecnologico tutto contemporaneo. C’è da scommettere che la rincontreremo.
Wendy Ide, The Observer
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Questo articolo è uscito sul numero 1496 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati