La visita a Kiev della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ( nella foto ) e del presidente del consiglio europeo Charles Michel, il 3 febbraio, è stata una parziale delusione per il presidente Volodimyr Zelenskyj. I due hanno ribadito il loro appoggio all’Ucraina e annunciato nuove misure di sostegno, tra cui un pacchetto di aiuti da 450 milioni di euro e un accordo per favorire l’accesso delle aziende ucraine al mercato europeo, ma non hanno fissato una data per l’avvio del processo di adesione dell’Ucraina all’Unione. Kiev ha ottenuto lo status di candidata a luglio del 2022, e prima della visita Zelenskyj aveva dichiarato di sperare che i colloqui cominciassero entro dicembre, ma secondo Von der Leyen “non c’è una tabella di marcia rigida”. In compenso gli alleati occidentali sembrano disposti a sbloccare gli aiuti militari richiesti dal presidente per contrastare la nuova offensiva russa nel Donbass, che Kiev considera ormai imminente. La Germania avrebbe intenzione di consegnare un centinaio di carri armati Leopard 1, meno avanzati dei Leopard 2 già promessi. Inoltre il Regno Unito ha annunciato che addestrerà i piloti ucraini a usare i velivoli della Nato, segno che anche le esitazioni sulla consegna degli aerei da combattimento potrebbero presto essere superate, nota il Financial Times.
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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 27. Compra questo numero | Abbonati