Il 5 febbraio è morto il generale Pervez Musharraf ( nella foto ), che ha guidato il Pakistan dal colpo di stato del 1999 al 2008. Aveva 79 anni ed era affetto da amiloidosi, una malattia rara che colpisce organi e tessuti. Era in esilio negli Emirati Arabi dal 2016. I tribunali lo avevano condannato in contumacia come mandante dell’omicidio della rivale Benazir Bhutto e su di lui pendeva una condanna a morte per aver sospeso la costituzione. “La domanda”, si legge in un editoriale di The Dawn, “è come possa aver realizzato riforme liberali durante il suo governo autoritario. La sua storia è piena di lezioni per le élite civili e militari del paese”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati