Decine di irachene hanno manifestato il 5 febbraio davanti al consiglio supremo della magistratura a Baghdad per chiedere una legge contro la violenza domestica, scrive Al Mada. La protesta è stata scatenata dalla morte di Tiba al Ali, una blogger di 22 anni uccisa dal padre il 31 gennaio nella provincia meridionale di Diwaniya. La ragazza viveva in Turchia ed era tornata in Iraq per risolvere affari di famiglia. Il suo omicidio ha scatenato un’ondata d’indignazione sui social network, mentre i gruppi per la difesa dei diritti umani invocano leggi più dure per proteggere le donne dalla violenza di genere. In base all’articolo 409 del codice penale iracheno, i giudici possono infliggere condanne più leggere a chi uccide per “motivi d’onore”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati