Il 16 febbraio decine di persone hanno infranto le vetrine di cinque banche, dato fuoco a pneumatici e bloccato le strade di Beirut per reclamare i loro risparmi bloccati. Il sito Daraj commenta che le scene ricordano la rivolta contro la classe politica scoppiata nel 2019 contemporaneamente al crollo economico e finanziario del Libano. Ora la valuta ha toccato un nuovo record negativo e il cambio è sceso a 80mila lire libanesi nei confronti del dollaro. Qualche giorno prima l’Associazione delle banche del Libano aveva annunciato uno sciopero, lasciando in funzione solo i bancomat.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1500 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati