Da piccoli erano migliori amici. Poi Alexander e Sasha hanno preso strade diverse. Uno, un Viktor Orbán con un tocco di Emmanuel Macron, ha vinto le elezioni presidenziali del 2027 e ha instaurato un regime autoritario. L’altro, un filosofo, si sente protetto dai suoi legami passati con il nuovo capo di stato, finché qualche parola di troppo lo mette in pericolo e lo costringe a fuggire con la figlia piccola. Si dirige verso un monastero sul Monte Athos, quella “montagna santa” dove si cambia nome “per scomparire come uomo e rinascere come angelo”. Sotto le vesti di un efficace thriller ambientato in un mondo appena diverso dal nostro, Trovare rifugio si rivela un bellissimo romanzo sul rapporto tra padre e figlia, sulla trasmissione e sul risveglio alla contemplazione e al sacro. Pur addentrandosi nella mitologia greca e nella storia di Bisanzio, la storia solleva domande molto attuali sulle scelte individuali, sul fanatismo e sull’apertura al mondo.
Denis Cosnard, Le Monde
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Questo articolo è uscito sul numero 1501 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati