“Giuriamo fedeltà”, titola a caratteri dorati il quotidiano emiratino Al Ittihad, sotto ai ritratti del presidente Mohammed bin Zayed al Nahyan e di quattro suoi familiari. Il 29 marzo l’emiro ha nominato suo figlio maggiore Khaled bin Mohamed bin Zayed principe ereditario di Abu Dhabi e ha assegnato ai suoi fratelli i posti chiave nelle istituzioni del paese. Mansour bin Zayed, proprietario della squadra di calcio inglese del Manchester City, è stato nominato vicepresidente, un ruolo che condividerà con l’emiro di Dubai, Mohammed bin Rashid al Maktoum. Altri due fratelli, Tahnoun bin Zayed e Hazza bin Zayed, sono diventati vicesovrani di Abu Dhabi. Secondo il sito panarabo Middle East Eye, Khaled, che ha 41 anni, è destinato a succedere al padre come presidente. La sua nomina conferma la modalità, inaugurata dal re Salman dell’Arabia Saudita con il figlio Mohammed bin Salman, di tramandare il potere in linea diretta e non tra fratelli com’era tradizione nei paesi del Golfo. Inoltre, i nuovi incarichi rafforzano il potere della sua casata sugli altri emirati che compongono il paese. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1506 di Internazionale, a pagina 20. Compra questo numero | Abbonati