◆ Gli stratocumuli marini sono nuvole che si trovano ad altitudini relativamente basse (sotto i 1.600 metri). Di solito sono troppo grandi per essere visibili per intero dalla superficie del mare, ma i satelliti in orbita intorno alla Terra riescono a mostrarli bene.
Sono nuvole molto comuni: in media coprono circa il 23 per cento degli oceani, cioè circa il 15 per cento della superficie terrestre. Gli stratocumuli marini organizzati, una sottocategoria presente nelle regioni subtropicali e alle medie latitudini, possono essere a celle aperte o a celle chiuse. Le nuvole a celle aperte appaiono come ciuffi sottili che circondano sacche vuote (le celle), e lasciano passare gran parte dei raggi solari. Le nuvole a celle chiuse sono più dense, soffici e senza sacche vuote, e riflettono gran parte dei raggi solari. Entrambi i tipi nascono da nuclei di aria calda che salgono, si espandono, si raffreddano e si condensano in goccioline liquide. Nelle nuvole a celle aperte l’aria fresca scende nelle sacche vuote mentre quella calda sale lungo i bordi; nelle nuvole a celle chiuse l’aria calda sale al centro mentre quella fredda scende lungo i bordi. Curiosamente, sono le nuvole a celle aperte che generano le piogge.
Quest’immagine, scattata dal satellite Terra della Nasa, mostra stratocumuli marini a celle aperte e a celle chiuse, a circa 1.600 chilometri dalle coste del Cile.–Hannah Richter(Nasa)
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Questo articolo è uscito sul numero 1507 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati