Nanjing Cina (Afp/Getty)

“La Cina è in prima linea nell’estensione di divieti all’esportazione di materie prime indispensabili alla transizione energetica” come il litio e il cobalto, scrive il Financial Times. Secondo un rapporto dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), dalla fine del 2020 sono state introdotte più di tredicimila restrizioni. Il dato, aumentato di cinque volte in poco più di dieci anni, significa che un decimo delle esportazioni di queste materie prime è sottoposto ad almeno una delle restrizioni. La ricerca dell’Ocse sottolinea che sono possibili aumenti dei costi delle tecnologie necessarie alla transizione ecologica. Inoltre potrebbero cambiare gli equilibri di potere tra l’occidente industrializzato e i paesi ricchi di materie prime. Dopo la Cina, i governi che hanno introdotto più vincoli sono quelli di India, Argentina, Russia, Vietnam e Kazakistan.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 100. Compra questo numero | Abbonati