Il romanzo di Lisa Balavoine è la storia di un ragazzo solitario innamorato di una ragazza solare. Un ragazzo diverso, resistente alle ingiunzioni di genere, non disposto a recitare il ruolo che ci si aspetta da lui, quello del maschio combattente, del dominatore: “Perché diciamo che il sesso maschile è il primo sesso?”. Quando il romanzo si apre, lui giace inerte nel biancore sterilizzato di una stanza d’ospedale. Accanto a lui, su una sedia, la ragazza solare aspetta che si svegli. Lei è libera, ha corso dei rischi. E contro ogni aspettativa, anche lui ha corso dei rischi per aiutarla. Il romanzo rivela la loro storia dal punto di vista del ragazzo, la cui voce è infinitamente toccante. Lisa Balavoine ha scelto i versi liberi per farla ascoltare, per darle il suo ritmo, la sua musica, la sua fragilità e la sua potenza. Cos’è la virilità? Come essere un uomo in un mondo che fatica ad accettare la libertà delle donne? I capitoli si susseguono come tanti frammenti poetici dalle sonorità sottili, per comporre il ritratto caleidoscopico di un ragazzo che saprà, alla fine, scegliere le sue battaglie.
Michel Abescat, Télérama

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Questo articolo è uscito sul numero 1511 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati