Una ricerca internazionale firmata da più di duemila autori, pubblicata su Nature, ha approfondito il rischio di sviluppare forme gravi di covid-19. Dall’analisi dei genomi di più di 24mila persone positive al virus sars-cov-2 e ricoverate in terapia intensiva nelle prime fasi della pandemia sono emerse 49 sequenze di dna associate ai casi più gravi, sedici delle quali non erano state isolate negli studi precedenti. Alcune sequenze sono coinvolte nel processo infiammatorio e nell’attivazione della risposta immunitaria. Oltre a confermare la predisposizione di alcune persone a contrarre forme gravi di covid-19, la ricerca potrebbe aiutare a spiegare altre malattie che causano distress respiratorio acuto o sepsi, contribuendo a migliorare diagnosi e terapie. Per dimostrare un legame diretto tra le varianti genetiche isolate e i casi gravi della malattia serviranno comunque ricerche più approfondite, spiegano i ricercatori.
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Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati