A partire dal 1769 il giovane Mozart fece tre viaggi in Italia particolarmente produttivi. Incontrò il teorico della musica Giovanni Battista Martini e scrisse per le scene milanesi le opere Mitridate, re di Ponto e Lucio Silla. Ebbe anche modo di scoprire la vivacità della musica sacra della città lombarda, ed è questa che ci offre Giulio Prandi, con lavori fondamentali della Milano del settecento. L’album è costruito intorno al celebre Exsultate, jubilate, che fu eseguito la prima volta il 17 gennaio 1773. Scritto per un castrato, il mottetto esige una voce tanto agile quanto duttile. Robin Johannsen fa benissimo la sua parte in questo primo capolavoro sacro di Mozart. Meno conosciuto, e un po’ posteriore, Misericordias domini è stato scritto a Monaco nel 1775, ma mostra la scienza contrappuntistica perfezionata dal genio salisburghese durante i suoi soggiorni italiani. Anche Johann Christian Bach, che fu professore di Mozart a Londra, passò parte della gioventù a Milano. Le due pagine di questo disco mostrano il suo dominio dello stile concertante dell’epoca. Troviamo anche i lavori di due compositori milanesi, Giovanni Andrea Fioroni e Melchiorre Chiesa. Il coro e soprattutto l’orchestra del collegio Ghislieri mostrano qualche piccola imprecisione, ma l’intelligenza e la coerenza di questo progetto sono notevoli.
Benoît Fauchet, Diapason
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1513 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati