I ribelli dell’Esercito di liberazione nazionale di Papua Occidentale (Tpnpb) hanno minacciato di uccidere Philip Mehrtens, il pilota neozelandese che hanno preso in ostaggio a febbraio, se entro due mesi il governo indonesiano non avvierà una trattativa sull’indipendenza della regione. A Papua le spinte separatiste esistono da quando, nel 1969, fu assorbita dall’Indonesia in seguito a un referendum organizzato dalle Nazioni Unite considerato truccato dai ribelli. Ma il conflitto è peggiorato da quando, negli ultimi anni, Jakarta ha cominciato a costruire infrastrutture e vie di collegamento per raggiungere il cuore degli altipiani papuani. Mehrtens, pilota della compagnia aerea indonesiana Susi Air, è stato catturato poco dopo che il suo aereo monomotore è atterrato in una zona remota della regione di Nduga. Accusando la Nuova Zelanda di sostenere le forze di sicurezza indonesiane, i ribelli hanno annunciato che non l’avrebbero rilasciato finché Jakarta non avesse riconosciuto l’indipendenza di Papua. Ma il governo indonesiano non ha intenzione di cedere il controllo della provincia, ricca di risorse.◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1514 di Internazionale, a pagina 32. Compra questo numero | Abbonati