L’attivazione non invasiva con gli ultrasuoni di un’area del cervello dei topi ha indotto uno stato di torpore simile all’ibernazione. La temperatura corporea è scesa di tre gradi e la frequenza cardiaca è rallentata, scrive Nature Metabolism. I ricercatori hanno bombardato con impulsi da 3,2 megahertz le cellule dell’area preottica dell’ipotalamo che controlla l’attivazione dello stato di torpore in risposta al freddo o alla carenza di cibo. Se la tecnica funzionasse anche negli esseri umani, potrebbe essere usata per trattare i pazienti in terapia intensiva e per gli astronauti che affrontano lunghi viaggi nello spazio.
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Questo articolo è uscito sul numero 1514 di Internazionale, a pagina 105. Compra questo numero | Abbonati