Il dialogo di Shangri-La, il vertice asiatico sulla sicurezza che riunisce i ministri della difesa di circa cinquanta paesi, si è chiuso il 4 giugno a Singapore all’insegna delle tensioni crescenti tra Cina e Stati Uniti, scrive Nikkei Asia. I delegati dei due paesi si sono stretti la mano ma non hanno avuto un incontro bilaterale, come chiesto da Washington. Il ministro cinese Li Shangfu, parlando ai giornalisti, ha denunciato i rischi della “mentalità da guerra fredda”, ha detto che i rapporti tra i due paesi devono basarsi sul rispetto reciproco e che Pechino cerca il dialogo. A margine del vertice, i delegati di Stati Uniti, Giappone, Australia e Filippine hanno tenuto il primo incontro a quattro sul mar Cinese meridionale, che la Cina reclama quasi per intero. Al vertice c’erano anche alcuni delegati della Nato, che cerca relazioni più strette in Asia. Ultimamente era circolata l’idea di aprire a Tokyo un ufficio dell’Alleanza atlantica, ma il 7 giugno la Francia l’ha categoricamente bocciata. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1515 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati