Tre epoche e tre volte Gabrielle (Léa Seydoux), musicista a Parigi all’inizio del novecento, house sitter nella Los Angeles del 2014 e infine disoccupata nel prossimo futuro, spinta dall’intelligenza artificiale a sottoporsi a un trattamento per cancellare le sue emozioni. In ogni epoca Gabrielle incontra Louis (George MacKay), prima confidente, poi minaccioso stalker e infine amore impossibile. Bonello, rischiando, mescola film in costume, distopia, thriller psicologico e dramma sentimentale. Facendo risplendere Léa Seydoux praticamente in ogni inquadratura, firma la sua opera più romantica.
Benjamin Locoge, Paris Match
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Questo articolo è uscito sul numero 1528 di Internazionale, a pagina 73. Compra questo numero | Abbonati