Erevan, 19 settembre 2023 (karen minasyan, Afp/Getty)

Tra il 19 e il 20 settembre la guerra tra Azerbaigian e Armenia ha vissuto una rapida e violenta escalation, che si è conclusa con la resa dell’autoproclamata repubblica armena del Nagorno Karabakh (Artsakh in armeno). Dopo settimane di tensioni, Baku ha lanciato un’offensiva contro i territori ancora sotto il controllo armeno, provocando almeno 30 morti. Come spiega la Reuters, gli azeri hanno sfondato le linee di difesa armene e hanno conquistato alcune postazioni strategiche, costringendo le autorità dell’Artsakh ad accettare la proposta russa di cessate il fuoco. Subito dopo l’attacco Baku aveva parlato di una “azione antiterrorismo” decisa in seguito all’uccisione di alcuni soldati azeri. Erevan aveva invece denunciato un’operazione di pulizia etnica. Dopo il cessate il fuoco, gli azeri hanno chiesto il disarmo e la smobilitazione dei separatisti armeni, confermando anche la volontà di reintegrare nel paese quel che resta dell’Artsakh. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1530 di Internazionale, a pagina 25. Compra questo numero | Abbonati