Il film di Gareth Edwards non è eccezionale, eppure credo che abbia il potenziale per cambiare per sempre il modo di fare film. La storia è un grande miscuglio di cliché fantascientifici: un ex marine amareggiato deve guidare verso un futuro incerto il primo bambino ibrido (metà essere umano, metà intelligenza artificiale) solo per riscoprire la sua umanità. Ma è come è fatto che ci fa sperare. Dopo aver visto com’è stato realizzato The creator imploreremo Hollywood di dare l’addio a film di supereroi da 300 milioni di dollari che per andare in pari devono incassare il pil di Grenada e inaugurare un’epoca di film commerciali con un budget ragionevole, ma migliori della tanta robaccia che ci siamo dovuti sorbire negli ultimi vent’anni, liberando gli studios da quella che ormai è diventata una schiavitù.
David Ehrlich, IndieWire

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Questo articolo è uscito sul numero 1531 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati