Masashi Asada fin da piccolo sogna di diventare un fotografo professionista, incoraggiato dai suoi familiari che si prestano a posare per lui. Si troverà a recuperare le fotografie delle vittime dello tsunami del 2011, raccolte in mezzo alle macerie. Invece che puntare su un registro drammatico, Nakano opta per un quadro luminoso che mostra con ironia le tensioni all’interno della famiglia. È toccante vedere come i familiari fanno di tutto per proteggere Masashi, certi che la sua passione lo porterà a realizzarsi anche se la realtà sembra contraddirli. Poi una catastrofe immane piomba nel ritratto intimo della famiglia, dando al film una scossa inaspettata e un respiro più ampio.
Augustin Pietron-Locatelli, Télérama
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Questo articolo è uscito sul numero 1534 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati