Abbiamo visto Liam Neeson cercare vendetta a Parigi (Io vi troverò), nella neve (Un uomo tranquillo), su un aereo (Non-stop) e su un treno (L’uomo sul treno). Ora gli tocca cavarsela con una bomba sotto il sedere.

Interpreta Matt Turner, un banchiere che sta accompagnando i bambini a scuola quando una chiamata misteriosa lo informa che sotto il sedile dell’auto c’è una carica che esploderà se tenta di uscire. Remake di un film che era a sua volta una copia di Speed ​​(1994), Retribution è fondamentalmente la lotta di Liam Neeson contro un gps. Bloccato nella sua macchina esplosiva, Matt deve girare per la città ed eseguire una serie di compiti assurdi. Il film di Nimród Antal ha senso soprattutto come allegoria della carriera di Neeson, intrappolato in un eroe d’azione che mette a segno una serie di acrobazie sempre più ridicole. L’attore ha pagato il suo debito: siate buoni, lasciatelo in pace.
Tom Shone, The Sunday Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1535 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati