Il 4 novembre il primo ministro australiano Anthony Albanese sarà in Cina, il principale partner commerciale del paese, nella prima visita di questo livello dal 2016. “Quell’anno Pechino e Canberra cominciarono a litigare su una serie di questioni spinose: Hong Kong, il mar Cinese meridionale, accuse di spionaggio e interferenze cinesi nella politica australiana”, scrive Nikkei Asia. La Cina avviò una rappresaglia commerciale nei confronti dell’Australia. All’epoca il 40 per cento delle esportazioni australiane era diretto in Cina. “Oggi l’amministrazione Albanese ha ripristinato gran parte delle relazioni con la Cina, compresi i legami commerciali e i dialoghi ministeriali”, continua Nikkei Asia. “La rottura e la successiva ripresa dei legami bilaterali con la Cina hanno dimostrato al mondo cosa succede quando una superpotenza emergente come Pechino decide di dare una lezione a una media potenza allineata agli Stati Uniti nell’Asia-Pacifico”, commenta il settimanale. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1536 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati