Asia e Pacifico

Scontri a Dhaka

Dhaka, 28 ottobre 2023 (Mamunur Rashid, NurPhoto/Getty)

Mirza Fakhrul Islam Alamgir, 75 anni, leader del Partito nazionalista bangladese (Bnp, all’opposizione), è stato arrestato in seguito alle violenze scoppiate il 28 ottobre a Dhaka durante le proteste contro il governo organizzate dal suo partito e dal partito Jamat-e-islami. Migliaia di persone hanno manifestato chiedendo le dimissioni della prima ministra Sheikh Hasina, al governo dal 2009, e la formazione di un governo neutrale che porti il Bangladesh alle elezioni legislative di gennaio. Negli scontri è morto un poliziotto e, secondo l’Afp, Alamgir e 164 iscritti al Bnp sono ora accusati di omicidio.

La lezione di Pechino

Il 4 novembre il primo ministro australiano Anthony Albanese sarà in Cina, il principale partner commerciale del paese, nella prima visita di questo livello dal 2016. “Quell’anno Pechino e Canberra cominciarono a litigare su una serie di questioni spinose: Hong Kong, il mar Cinese meridionale, accuse di spionaggio e interferenze cinesi nella politica australiana”, scrive Nikkei Asia. La Cina avviò una rappresaglia commerciale nei confronti dell’Australia. All’epoca il 40 per cento delle esportazioni australiane era diretto in Cina. “Oggi l’amministrazione Albanese ha ripristinato gran parte delle relazioni con la Cina, compresi i legami commerciali e i dialoghi ministeriali”, continua Nikkei Asia. “La rottura e la successiva ripresa dei legami bilaterali con la Cina hanno dimostrato al mondo cosa succede quando una superpotenza emergente come Pechino decide di dare una lezione a una media potenza allineata agli Stati Uniti nell’Asia-Pacifico”, commenta il settimanale. ◆

Il partito dei Shinawatra

Foto di Athit Perawongmetha, Reuters/Contrasto

Il 26 ottobre il Pheu Thai, il partito che guida la coalizione di governo, ha nominato presidente Paetongtarn Shinawatra ( nella foto ), 37 anni e figlia dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra. Prende il posto di Chonlanan Srikaew, che si era dimesso per aver infranto la promessa di non allearsi mai con i partiti vicini all’esercito. Il Pheu Thai era arrivato secondo alle elezioni di maggio ma ha ricevuto l’incarico di formare un governo di coalizione dopo che il partito progressista Move forward, che ha ottenuto il maggior numero di voti, non ha ottenuto la fiducia del senato, in mano ai militari. La scelta di Paetongtarn conferma alla guida del partito la famiglia Shinawatra e indica il tentativo di conquistare l’elettorato giovane di Move forward, scrive Asia Sentinel.

Addio a Li Keqiang

Pechino, 5 marzo 2023 (Noel Celis, Afp/Getty)

L’ex primo ministro cinese Li Keqiang ( nella foto ) è morto d’infarto il 27 ottobre a 68 anni. Per un decennio, sotto il presidente Xi Jinping, Li era stato il leader numero due del paese e il capo del consiglio di stato (il consiglio dei ministri). Tra il 2007 e il 2022 aveva anche fatto parte del comitato permanente del politburo, il più alto organo decisionale del Partito comunista cinese, e si era ritirato lo scorso marzo, sostituito da Li Qiang. “Un leader comunista dal volto umano”, lo definisce Nikkei Asia. “Un combattente leale e un riformista”, ricorda Caixin. “Li era un economista orientato alle riforme, un’importante voce moderatrice tra i vertici del partito”, scrive la Bbc. “Questo potrebbe significare ancora meno limiti al potere di Xi Jinping”.

Thailandia È salito a 22 il numero ufficiale dei cittadini tailandesi rapiti da Hamas in Israele il 7 ottobre.

India Tre persone, tra cui una bambina di 12 anni, sono morte il 29 ottobre vicino a Kochi, nello stato del Kerala, a causa di una serie di esplosioni avvenute a un raduno di testimoni di Geova a cui stavano partecipando più di duemila fedeli. Oltre cinquanta persone sono rimaste ferite. Un uomo che aveva postato un video in cui rivendicava la responsabilità degli attacchi è stato fermato dalla polizia.

Un nuovo sovrano

I nove sultani della conferenza dei reggenti della Malaysia hanno eletto il nuovo re del paese, Ibrahim Sultan Iskandar, dello stato meridionale di Johor, scrive Al Jazeera. Il sovrano s’insedierà il 31 gennaio 2024. La carica è in larga misura formale ma negli ultimi anni di instabilità politica il re ha assunto un ruolo più attivo e ha scelto gli ultimi tre primi ministri.

Altro da questo numero
1536 - 3 novembre 2023
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Black Friday Promo