“Nella sinistra statunitense cresce il timore che le difficoltà in politica estera riducano il consenso verso il presidente Joe Biden ( nella foto ) in vista delle elezioni presidenziali che si terranno tra un anno”, scrive Axios.
Un campanello d’allarme è suonato in settimana vedendo i risultati di un sondaggio della Nbc News, secondo cui più del 60 per cento degli elettori disapprova la politica estera della Casa Bianca, soprattutto sulla guerra in corso in Medio Oriente. “Il dato più preoccupante riguarda i giovani: il 70 per cento degli elettori tra i 18 e i 34 anni critica il ruolo della Casa Bianca nel conflitto tra Israele e Hamas, soprattutto perché pensa che non faccia abbastanza per convincere Tel Aviv a fermare i bo mbardamenti”. Senza il sostegno dei giovani e delle minoranze, la coalizione che tre anni fa portò Biden alla Casa Bianca sarebbe molto indebolita. Questi dati riflettono la spaccatura che si è creata n e lle ultime settimane tra l’ala più moderata del Partito democratico, vicina alle posizioni di Israele, e quella più radicale, convinta che Tel Aviv stia commettendo un genocidio nella Striscia di Gaza. Resta da capire se gli sforzi del l ’amministrazione Biden per la liberazione degli ostaggi nella mani di Hamas e per raggiungere una tregua temporanea faranno cambiare idea a una parte dell’opinione pubblica nei prossimi mesi.
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Questo articolo è uscito sul numero 1539 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati