Si definisce ultraliberista e anarco-capitalista. Vuole dollarizzare l’economia, è a favore della vendita di organi e nega i crimini della dittatura militare. Dal 10 dicembre governerà il paese
Javier Milei è un ultraliberista di estrema destra. Gli argentini hanno scommesso su di lui, stanchi delle continue crisi economiche e della mancanza di futuro. Foto di Tomas Cuesta (Getty)
Si definisce ultraliberista e anarco-capitalista. Vuole dollarizzare l’economia, è a favore della vendita di organi e nega i crimini della dittatura militare. Dal 10 dicembre governerà il paese
Milei ha saputo sfruttare la stanchezza di milioni di argentini. Ma il rischio che esplodano tensioni è alto
Israele e Hamas hanno concordato una tregua nel conflitto e uno scambio tra rapiti e prigionieri. Ma non è chiaro quali saranno le conseguenze sul lungo periodo
Il 16 novembre l’attivista russa Aleksandra Skočilenko è stata condannata a sette anni di carcere. Le ultime fasi del processo raccontate dal collettivo di giornalisti indipendenti Bereg
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L’omicidio di una ragazza, uccisa dall’ex fidanzato, riaccende il dibattito sulla violenza contro le donne e la cultura patriarcale. Nel paese c’è un femminicidio ogni quattro giorni
La diffidenza e l’ostilità tra israeliani e palestinesi non sono mai state così forti come dopo le stragi compiute da Hamas il 7 ottobre. Ma chi lotta per un futuro condiviso in Israele può ancora fare qualcosa
I flussi migratori mettono in difficoltà il continente più ancora dell’Europa. E il problema non si risolve alzando muri o pagando governi corrotti
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