Non capita spesso di trovare bei romanzi su persone comuni che vivono una vita tranquilla. Nessuna scoperta sconvolgente, nessuna crisi, nessun confronto con un passato oscuro. Il debutto dell’irlandese Rónán Hession è una calorosa celebrazione di ciò che è prezioso nella vita di tutti i giorni, “storie di persone trascurate che hanno semplicemente vissuto la loro vita come meglio potevano”. I protagonisti sono due single di trent’anni: Leonard, che scrive enciclopedie per bambini, desidera entrare in contatto con qualcuno in grado di condividere lo stupore che prova per la bellezza dell’universo; Hungry Paul, che è un uomo chiuso in se stesso: premuroso, affezionato alla famiglia, perfettamente soddisfatto dell’“ordine innato delle cose”. Il ritmo lento si affievolisce ulteriormente quando si passa alle sottotrame, che coinvolgono parenti ancora meno degni di nota. È il problema del libro: per un autore, anche bravo come Hession, è difficile rendere entusiasmante una discussione dettagliata su chi ordinerà il menù fisso e chi sceglierà quello alla carta. Eppure il libro è reso interessante dallo stile di Hession, che si muove con leggerezza nella gamma delle emozioni come un arpista che pizzica le corde.
Carrie O’Grady, The Guardian
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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati