L’etichetta Opera Rara ci fa scoprire Zingari, un gioiellino raro sulle scene come in disco. Scritta da Ruggero Leoncavallo vent’anni dopo Pagliacci, l’opera debuttò a Londra con un grande successo. Il libretto è tratto da un poema di Puškin già usato da Rachmaninov per la sua Aleko. Ci offre un’eroina selvaggia e provocatoria, due uomini furiosamente gelosi, danze lascive e duetti d’amore nella notte profumata: un universo dove alla sua tipica, colorata scrittura italiana l’autore aggiunge “scale gitane” e percussioni orientali. Il soprano Krassimira Stoyanova fa pienamente sua la parte di Fleana, protagonista sensuale, orgogliosa e crudele, una vera sorella cattiva di Carmen. Arsen Soghomonyan è un tenore dal timbro ampio e solido con acuti ben proiettati, perfetto per la parte di Radu. E il baritono Stephen Gaertner, aggressivo e caloroso, rende giustizia a Tamar. Alla guida della Royal Philharmonic orchestra Carlo Rizzi sottolinea senza pesantezza la ricchezza della partitura, nelle esplosioni sonore come nei passaggi più soavi e misteriosi.
Julia Le Brun, Diapason
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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati