L’album Santhosam, che significa felicità in tamil, trasuda positività da tutti i pori e sottolinea l’importanza di trovare una via individuale alla gioia e all’appagamento interiore. La musicista svizzera di origine singalese Priya Ragu canta “buttiamoci in pista” sulle tinte disco di One way ticket e anche nel resto del suo debutto fa proprio questo. In brevi canzoni Ragu fa brillare tutte le sue molte influenze, dall’rnb al funk, dalla musica tamil al dancehall. In School me like that si ribella alle aspettative sociali facendosi accompagnare da percussioni tabla irresistibili, mentre Black goose è un invito appassionato alla solidarietà e alla resistenza che ha in mente il movimento Black lives matter: “Cercheranno di farci crollare, non m’importa quello che dicono”. La seconda parte del disco si concentra di più su una ricerca personale per trovare un angolo di felicità e verità. In generale, Santhosam ha la freschezza di un mixtape ma è abbastanza coeso da diventare un album. È l’esordio di un’artista sicura di sé, pronta a ritagliarsi uno spazio tutto suo.
Anita Bhadani, The Skinny
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Questo articolo è uscito sul numero 1541 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati