◆ Nel 2023 le emissioni di gas serra nell’atmosfera sono aumentate di più dell’1 per cento rispetto all’anno precedente, scrive New Scientist. Non è una novità: è quello che succede dall’inizio della rivoluzione industriale. Le emissioni dovute all’uso dei combustibili fossili sono responsabili del riscaldamento del pianeta. Ma nel 2024 potrebbero cominciare a diminuire, scrive la rivista britannica. La svolta è favorita dall’espansione delle energie rinnovabili e dal passaggio alle auto elettriche. Secondo un’analisi dell’istituto di ricerca Climate Analytics, c’è il 70 per cento di possibilità che le emissioni comincino a calare nel 2024. Secondo il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, per raggiungere l’obiettivo di limitare il riscaldamento a meno di 1,5 gradi rispetto al periodo preindustriale il picco delle emissioni dev’essere raggiunto entro il 2025. La crescita esponenziale dell’eolico e del solare, in particolare, può accelerare l’abbandono dei combustibili fossili, portando al picco del carbone nel 2023 e a quello del gas nel 2024, scrive Climate Analytics. La diffusione dei veicoli elettrici potrebbe portare al picco del petrolio nel 2025. Altri fattori che potrebbero fermare l’aumento delle emissioni sono l’attuazione degli impegni globali sul metano, la diffusione delle pompe di calore e i miglioramenti nel risparmio energetico. Ma raggiungere il picco non è sufficiente per centrare l’obiettivo degli 1,5 gradi: negli anni successivi le emissioni dovranno calare rapidamente.
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Questo articolo è uscito sul numero 1544 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati