◆ Ora che sono disponibili tutti i dati sulle temperature del 2023 è possibile affermare che l’anno appena trascorso è stato il più caldo mai registrato. È la conlusione del rapporto Global climate highlights del servizio sul cambiamento climatico dell’osservatorio europeo Copernicus, secondo cui gli ultimi sette mesi del 2023 sono stati tutti i più caldi di sempre. Copernicus ha usato il database era5, che parte dal 1950. Altre serie di dati permettono di risalire fino a metà dell’ottocento, rivelando che il 2023 è stato di 1,48 gradi più caldo rispetto al periodo 1850-1900. L’aumento di temperatura rispetto al 2022 è stato “eccezionalmente ampio”, secondo Copernicus. “Un anno così caldo era considerato inevitabile prima o poi, a causa dell’azione combinata tra il riscaldamento dovuto alle emissioni di gas serra e il ritorno del fenomeno climatico ricorrente detto El Niño”. Ma secondo il rapporto “ci sono stati ulteriori fattori imprevisti – alcuni dei quali sono ancora oggetto di indagine – che hanno favorito le temperature globali estreme del 2023”. Tra gli elementi che potrebbero aver contribuito al record ci sono l’aumento del vapore acqueo atmosferico dovuto all’eruzione del vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha’apai nel gennaio 2022, la riduzione di alcuni inquinanti dell’aria dovuti al trasporto marittimo e la fase del ciclo solare. Secondo Copernicus “il 2024 potrebbe essere ancora più caldo del 2023” e superare la soglia degli 1,5 gradi in più rispetto al periodo preindustriale.
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1546 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati