◆ Il delta del fiume Senegal, composto da un’intricata rete di laghi, canali e isolette, è un’oasi verde nel panorama prevalentemente desertico della Mauritania meridionale e del Senegal settentrionale. La commistione di acqua dolce e salata e le inondazioni periodiche attirano una grande varietà di uccelli, facendone un importante luogo di nidificazione e svernamento. Ogni anno milioni di esemplari che migrano lungo la costa orientale dell’oceano Atlantico si fermano in questa zona, andandosi ad aggiungere alle specie stanziali. Anatre, fenicotteri, pellicani, spatole, aironi e cormorani sono comuni nella zona.
Nel 1986 la costruzione della diga di Diama ha cambiato i cicli stagionali del fiume, fermando la risalita della marea durante i periodi in cui il livello delle acque era più basso. Per evitare che il lago artificiale formato dalla diga sommergesse il parco nazionale di Djoudji, istituito nel 1971, è stata creata una rete di argini, chiuse e canali che regolano il flusso delle acque.
Il parco nazionale di Diawling, in Mauritania, è stato istituito nel 1991, in parte per ricreare un corso più naturale delle acque sulla sponda occidentale del fiume. I rilasci periodici di acqua dal bacino artificiale hanno aiutato a ripristinare le foreste di mangrovie e altre aree umide che avevano cominciato a scomparire dopo la costruzione della diga.–Nasa
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati