Il titolo di questo romanzo può suggerire l’idea di un atto d’accusa contro la cultura pop giapponese degli “idol”. Invece è la riuscita descrizione di un’adolescente ai margini della società che cerca di dare un senso alla sua vita. Akari Yamashita, la protagonista diciassettenne, illumina la pagina con una sua voce inconfondibile e originale. Per Akari le cose più semplici della vita di una teenager – andare a scuola o cambiarsi per la palestra – sono prove durissime da superare. La magia di Usami (che ha vinto il premio Akutagawa nel 2020 a soli 21 anni) sta nel saper distillare lo spirito adolescenziale; tra le prime recensioni in inglese del libro c’è chi lo paragona al Giovane Holden di J.D. Salinger. La voce della protagonista è molto personale ma anche universale, è un’adolescente qualunque che cerca disperatamente un senso nella confusione del ventunesimo secolo. Akari ovviamente trova se stessa online attraverso il fandom ossessivo per Masaki Ueno, un attore bambino diventato star del J-pop. Gestisce un seguitissimo blog dedicato al suo idolo ed esiste solo online in quanto sua fan. All’inizio del romanzo la vita della ragazza sembra in bilico quando arriva la notizia che Masaki avrebbe preso a pugni una fan. Lo scandalo esplode in una rissa al vetriolo tra fan e hater e Akari comincia a consumarsi vedendo crollare la sua reputazione digitale, scrupolosamente costruita. Per lei, come per tanta gente reale o immaginaria, non c’è lieto fine ma solo un barlume di speranza.
Kris Kosaka, Japan Times
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Questo articolo è uscito sul numero 1553 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati