L’Europa potrebbe aver trovato il modo per finanziare la fornitura di armi all’Ucraina usando i fondi russi in Europa congelati a causa delle sanzioni. Dopo mesi di discussioni, il 21 marzo i leader europei hanno approvato in linea di principio il piano della Commissione che prevede di destinare a Kiev gli interessi maturati sugli asset russi immobilizzati, per una cifra che dovrebbe arrivare a circa tre miliardi di euro. In questo modo non si toccherebbero i beni veri e propri, evitando vari problemi legali. Se la proposta sarà approvata, Kiev potrebbe ricevere i primi fondi già a luglio. “L’Europa sta cercando di evitare i rischi legati alla confisca dei beni russi”, scrive il sito ucraino Obozrevatel. “Perché se i miliardi del Cremlino fossero requisiti, Mosca avvierebbe subito azioni legali. E poi confischerebbe a sua volta i beni occidentali in Russia. Ma le esitazioni europee sono segno di debolezza. Perché prima o poi Putin nazionalizzerà comunque tutte le aziende occidentali attive nel suo paese”.
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Questo articolo è uscito sul numero 1556 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati