Dal 1991 la popolazione dell’Uzbekistan è passata da venti a 36,7 milioni di abitanti, e si prevede che crescerà ancora molto entro il 2040. Un boom demografico significativo in un paese dove il 37,5 per cento dei cittadini ha meno di 19 anni. Tra loro, circa 6,5 milioni frequentano la scuola secondaria, esercitando una pressione immensa sul sistema scolastico. Anche se in Uzbekistan l’istruzione è obbligatoria e gratuita fino ai 18 anni, infatti, le 10.522 scuole secondarie possono ospitare solo 5,2 milioni di studenti, costringendo il 73 per cento degli istituti a organizzare le attività su più turni in classi sovraffollate. Inoltre la mancanza di personale docente e amministrativo non consente un adeguato livello d’insegnamento, aggravato dall’assenza di fondi da destinare all’istruzione, dato che il paese ha un deficit di bilancio di 59mila miliardi di som (circa 4,5 miliardi di euro). Nel 2018 il governo ha cercato di risolvere la questione incentivando l’apertura di scuole private, che sono passate da 58 a quasi trecento. Ma, scrive The Diplomat, riescono ad accogliere solo l’1 per cento degli studenti. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1560 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati