Vero. Lo stress può accelerare il processo fisiologico d’ingrigimento dei capelli. I follicoli piliferi contengono le cellule staminali dei melanociti che, producendo la melanina, conferiscono il colore ai capelli, ma solo per un determinato periodo di tempo. Con l’avanzare dell’età subiscono un fenomeno chiamato apoptosi, o morte cellulare programmata, che fa diventare i capelli grigi e poi bianchi. Oltre all’età, tra i principali fattori che influiscono su questo cambiamento ci sono la genetica (se i nostri genitori hanno cominciato ad avere capelli bianchi da giovani, è probabile che succederà anche a noi), l’etnia (secondo uno studio statunitense l’età media di ingrigimento nelle persone di etnia caucasica è di 34 anni rispetto ai 44 degli afroamericani), e lo stress cronico. Una ricerca del 2013 pubblicata su Nature ha dimostrato una correlazione tra stato di tensione e ingrigimento dei capelli nei topi. Secondo questo studio i melanociti si esauriscono quando sono sotto stress. Altri elementi che incidono sono il fumo e le carenze nutrizionali (per esempio di vitamina D, B12 o ferritina). In questi casi, correggere tali carenze può aiutare a ripristinare in parte il pigmento dei capelli. Per mantenere la capigliatura sana è importante seguire una dieta ricca di antiossidanti, come pesce, olio d’oliva, frutta e verdura fresca, e ridurre lo stress con l’esercizio fisico o la meditazione. The Washington Post

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1568 di Internazionale, a pagina 109. Compra questo numero | Abbonati