◆ In questa immagine, realizzata dal satellite Landsat 8, le acque dell’arcipelago Bonaparte appaiono di colore turchese a causa dei sedimenti in sospensione. Sulla costa della regione di Kimberley, nel nordovest dell’Australia, l’escursione tra l’alta e la bassa marea arriva a undici metri. Le forti correnti agitano i sedimenti del fondale e le acque provenienti dai fiumi, producendo vortici colorati. Questa costa, considerata una delle più intatte al mondo, è caratterizzata da una grande varietà di ecosistemi, tra cui mangrovie, praterie sottomarine e barriere coralline, che ospitano pesci, rettili, mammiferi marini e fitoplancton. I microrganismi che compongono il fitoplancton potrebbero essere in parte responsabili dei colori delle acque, ma dall’immagine non si riesce a stabilire la densità e il tipo di specie presenti.
Secondo alcuni modelli, il cambiamento climatico potrebbe ridurre la produttività del fitoplancton del 20 per cento entro il 2100, ma nelle acque di questa regione alcune specie di microrganismi sembrano prosperare. Uno studio del 2020 ha rilevato una crescita delle popolazioni di diatomee e dinoflagellati compresa tra il 150 e il 300 per cento rispetto agli anni cinquanta. Gli autori ipotizzano che l’aumento delle precipitazioni e dei cicloni nell’Australia nordoccidentale abbia migliorato il miscelamento delle acque, favorendo la crescita del fitoplancton.–Nasa
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Questo articolo è uscito sul numero 1569 di Internazionale, a pagina 99. Compra questo numero | Abbonati