“Il fuoco è vivo?” si chiede il giornalista e scrittore John Vaillant all’inizio di questo libro. Per quanto sia ovvio rispondere “certo che no”, trecento pagine dopo quella domanda non sembra più così astrusa. L’età del fuoco racconta la storia di un incendio colossale che nella primavera del 2016 ha carbonizzato Fort McMurray, una cittadina incastonata tra le foreste del Canada centrale. È una storia di vigili del fuoco, proprietari di case e terreni e autorità locali che si confrontano con una calamità talmente grande da aver generato un suo microclima fatto di uragani, lampi e saette. Ma soprattutto è un racconto basato su fatti reali sulle cause e le conseguenze del cambiamento climatico. Fort McMurray (90mila abitanti) era stata fondata per estrarre il bitume. Le gigantesche operazioni di sbancamento e di estrazione – così vaste da essere visibili da sei chilometri di altezza – sono la manifestazione fisica delle forze che ci stanno portando ad avere un mondo sempre più caldo. La catastrofe di Fort McMurray è probabilmente un segno di cosa ci aspetterà in futuro.
David Enrich, The New York Times

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Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati