Il 27 giugno è entrata in vigore in Germania la nuova legge sulla cittadinanza: tutti i bambini di origine straniera nati in Germania potranno ricevere la cittadinanza tedesca se almeno uno dei genitori ha vissuto legalmente nel paese per più di cinque anni – contro i precedenti otto – e ha un permesso di soggiorno permanente. Potranno anche mantenere la cittadinanza dei genitori. La norma ha lo scopo di accelerare la naturalizzazione delle nuove generazioni e di consentire la doppia cittadinanza. Viene invece ostacolata la procedura per chi non può dimostrare di essere finanziariamente autosufficiente o non accetta di riconoscere alcuni princìpi fondamentali della costituzione tedesca, spiega Die Tageszeitung. La riforma chiarisce che “gli atti antisemiti, razzisti, legati al genere o all’orientamento sessuale o altri atti intollerabili sono incompatibili con la difesa della dignità umana prevista dalla legge fondamentale”. Inoltre è stata aggiunta un’altra clausola: viene richiesto un impegno nei confronti della “particolare responsabilità storica della Germania per l’ingiusto dominio nazionalsocialista e le sue conseguenze, in particolare per la protezione della vita ebraica”. Nei test per la naturalizzazione è stata inclusa anche una domanda sul diritto all’esistenza dello stato di Israele.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1570 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati