Amaury Cornu, Hans Lucas/Afp/Getty

Prima che in Nigeria si riunisse il vertice della Comunità economica e di sviluppo degli stati dell’Africa occidentale (Cédéao/Ecowas), il 6 luglio si erano incontrati a Niamey i leader golpisti di Mali, Burkina Faso e Niger, che avevano deciso di creare una loro confederazione, l’Alleanza degli stati del Sahel (Aes). È stato un gesto di netta rottura con l’organizzazione regionale, da cui erano stati sospesi. La Cédéao, però, non si rassegna, scrive il giornale senegalese Le Quotidien: ha incaricato i presidenti del Senegal, Bassirou Diomaye Faye ( nella foto ), e del Togo Faure Gnassing­bé, di aprire un dialogo con quei tre paesi. La loro uscita dalla Cédéao avrebbe ricadute sulla libertà di circolazione delle persone e delle merci.

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Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 31. Compra questo numero | Abbonati