L’8 luglio il presidente ultraliberista Javier Milei ha firmato a Tucumán insieme a diciotto governatori del paese (nella foto) un accordo chiamato Pacto de mayo, che aveva annunciato mesi fa e che si sarebbe dovuto sottoscrivere a maggio. Si tratta, spiega il quotidiano spagnolo El País, di un decalogo di obiettivi a medio e lungo termine per portare l’Argentina fuori dalla crisi economica. Tra i vari punti ci sono l’equilibrio fiscale come principio non negoziabile, i tagli alla spesa pubblica e le riforme del fisco, del lavoro e del sistema pensionistico. È previsto anche un incentivo alle importazioni per aprire il paese al commercio internazionale. “Anche se Milei ha cercato di riunire tutti gli ex presidenti argentini, hanno partecipato solo il conservatore Mauricio Macri e Adolfo Rodríguez Saá, che restò in carica appena una settimana, durante la crisi del 2001. Cinque governatori peronisti non si sono presentati”. ◆
Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it
Questo articolo è uscito sul numero 1571 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati