◆ Negli ultimi dodicimila anni il Nilo è cambiato più volte, influenzando gli insediamenti umani nella regione. Il fiume è una via di trasporto, aumenta la fertilità dei terreni, ma le sue alluvioni rappresentano anche un rischio. Fino a circa seimila anni fa la regione del Sahara era più piovosa e verde rispetto a oggi. In quella fase la valle del Nilo era meno popolata, a causa delle inondazioni. Solo più tardi, quando il Sahara è tornato a inaridirsi, gli esseri umani hanno cominciato a vivere sulle sponde del fiume. Duemila anni dopo l’ulteriore inaridimento ha modificato le caratteristiche del fiume, stabilizzandone il corso e ampliando l’area coltivabile. Negli ultimi anni ai cambiamenti naturali si sono aggiunti quelli provocati dall’azione umana. La costruzione della diga di Assuan negli anni ottanta e più recentemente della diga del Rinascimento etiope hanno modificato il flusso di acqua e sedimenti. “Quella del Nilo è una delle tante pianure alluvionali legate alle civiltà del passato, che ora si trovano ad affrontare cambiamenti sempre più rapidi a causa dello sviluppo umano”, scrive Nature Geoscience. Altri esempi sono il Mekong nel sudest asiatico e lo Huang He in Cina. Studiare il passato potrebbe aiutare a capire come i fiumi risponderanno al cambiamento climatico e ambientale. “Con l’aumento della temperatura e dell’impatto antropico sui fiumi, è fondamentale comprendere le interazioni tra le società e i fiumi che le sostengono”, scrive la rivista.
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Questo articolo è uscito sul numero 1572 di Internazionale, a pagina 98. Compra questo numero | Abbonati