Alcuni giovani portano via una vittima del bombardamento israeliano nel campo profughi di Al Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza, che proprio Israele aveva indicato come “zona umanitaria sicura”. I funzionari di Tel Aviv hanno dichiarato che l’attacco, che ha ucciso novanta persone e ne ha ferite trecento, aveva come bersaglio due lea­der dell’ala militare di Hamas. Nei giorni successivi Israele ha intensificato le sue operazioni umanitarie su tutto il territorio palestinese. Il 17 luglio il bilancio pubblicato dal ministero della sanità di Hamas parlava di 38.794 morti e 89.364 feriti dall’inizio dell’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza il 7 ottobre.