Mentre nel vicino Kenya le proteste antigovernative sono entrate nella sesta settimana, il 23 luglio a Kampala, la capitale dell’Uganda, i manifestanti hanno sfidato sia il divieto di protestare imposto dal regime di Yoweri Museveni sia le numerose forze dell’ordine dispiegate nelle strade, partecipando a una marcia per chiedere le dimissioni della presidente del parlamento, Anita Annet Among, accusata di corruzione. Sono state arrestate circa sessanta persone, tra cui gli attivisti George Victor Otieno, Kennedy Ndyamuhaki e Praise Aloikin Opoloje, tre figure di primo piano della mobilitazione. Il quotidiano Daily Monitor scrive che le richieste dei giovani, che si sono organizzati online e non hanno una chiara affiliazione politica, vanno dalle dimissioni di politici di alto livello alla riduzione del numero e degli stipendi dei parlamentari, alla difesa del diritto di riunirsi pacificamente. Il 22 luglio le forze dell’ordine avevano bloccato le strade intorno al parlamento e impedito l’accesso alla sede del partito d’opposizione National unity platform (Nup), guidato dall’ex candidato presidenziale Bobi Wine. Tre esponenti del Nup erano stati arrestati. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 33. Compra questo numero | Abbonati