Un giovane capo della squadra omicidi, indaga su tre uccisioni avvenute in una piccola città cinese. L’inchiesta, la raccolta di prove e gli interrogatori lo aiutano ad allungare le indagini nonostante le autorità vogliano la questione risolta in modo discreto nel più breve tempo possibile. È chiaro che la suspense della storia è un pretesto per descrivere una società in grande cambiamento e al tempo stesso il percorso personale del protagonista. Il realismo e la precisione dell’affresco di un mondo relegato ai margini sono esaltati dall’esigenza di una ricerca che va oltre il limite dell’inchiesta poliziesca. Il terzo lungometraggio di Wei Shujun è un film di pioggia, di notte, di solitudine e d’angoscia. Sensazioni accresciute dalla scelta del regista di girare su pellicola e non in digitale.
Jean-François Rauger, Le Monde

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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 94. Compra questo numero | Abbonati