Quante vite vale
un leader di Hamas

◆ Ho letto e riletto gli articoli di Gideon Levy ed Emmanuel Haddad (Internazionale 1572) sull’orrore di Gaza. Due articoli che mi hanno scavato dentro, inchiodandomi alla responsabilità, da cittadino occidentale, di ribellarmi all’assuefazione di fronte a quanto succede in Palestina.
Roberto Scema

Chi sente il rumore del carcere che esplode?

◆ Ho letto l’articolo di Giuseppe Rizzo sul rapporto Il carcere scoppia (internazionale.it). Faccio parte dell’associazione di volontariato Pantagruel, che opera nel carcere di Sollicciano a Firenze con progetti per il reinserimento delle detenute e dei detenuti nella società. Il rumore purtroppo si sente solo quando capitano episodi drammatici come il suicidio recente di un ragazzo di vent’anni. Si sente quando le persone si ribellano a strutture fatiscenti, piene di infiltrazioni di acqua, muffa, cimici e topi; quando nelle lunghe estati le già scarse attività lavorative ed educative quasi si annullano e ai detenuti non rimane che guardare il soffitto della cella. Il rumore si sente quando il carcere viene trasformato in una discarica sociale di tutte le marginalità che le istituzioni pubbliche non sanno dove mettere; quando un bambino di due anni vive in cella e solo l’opera di alcuni volontari gli permette di andare all’asilo nido. Il rumore si sente quando gli agenti di custodia svolgono il proprio lavoro in un contesto ostile e mortificante e quando il presidente della repubblica Sergio Mattarella ci ricorda che la migliore garanzia di sicurezza è un paese dove le carceri non sono sovraffollate e assicurano il reinserimento sociale. Il rumore si sente se lo facciamo sentire costantemente.
Stefano Cecconi

La partita

◆ Nella foto che ritrae gli spettatori di una partita della nazionale afgana di cricket (Internazionale 1570), colpisce, per quanto fatto risaputo, la quasi totale assenza di donne. La nazionale australiana ha preso posizione nei confronti della discriminazione subita dalle afgane nelle attività sportive a qualunque titolo (praticanti o spettatrici) proponendo di vietare alle squadre maschili di partecipare alle manifestazioni internazionali finché non sarà garantito anche alle donne il diritto allo sport. Credo sia uno dei temi più importanti su cui dovranno confrontarsi i comitati olimpici e sportivi nei prossimi anni.
Luca Agnelli

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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati