Dal 2026 più di duecento nomi di piante, funghi e alghe non conterranno più la parola caffra, usata come insulto contro le persone di colore, soprattutto in Sudafrica: per esempio l’Erythrina caffra si chiamerà Erythrina affra. La proposta è stata approvata con 352 voti favorevoli e 202 contrari al Congresso botanico internazionale di Madrid. Un comitato appositamente creato vigilerà sulla scelta di nomi non discriminatori nella classificazione delle nuove specie botaniche. È la prima volta che si stabiliscono norme per una tassonomia politicamente corretta, scrive Nature. Alcuni sperano che sia il primo passo verso un linguaggio antirazzista e inclusivo, che abolisca i nomi legati a colonialisti o sostenitori della schiavitù e adotti anche denominazioni provenienti dalle lingue indigene. Ma altri temono che cambiare i nomi delle specie già classificate crei confusione nella letteratura scientifica.

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Questo articolo è uscito sul numero 1573 di Internazionale, a pagina 95. Compra questo numero | Abbonati