Il 19 agosto il re del Marocco Mohammed VI ha concesso la grazia a 4.800 persone condannate o ricercate per accuse legate alla coltivazione illegale di cannabis, tradizionalmente diffusa nel nord del paese. Secondo l’agenzia di stampa Map, il provvedimento serve a favorire l’espansione di questo mercato. Nel 2021 il regno ha legalizzato la coltivazione, l’esportazione e l’uso di cannabis per finalità terapeutiche o per uso industriale, anche se non è consentito l’uso ricreativo. Nel 2023 il primo raccolto legale ha raggiunto le 294 tonnellate e sono stati esportati più di due quintali di cannabis da imprese con una licenza rilasciata dalle autorità. Quest’anno ci si aspetta che il raccolto sia superiore, perché sono stati concessi nuovi permessi di coltivazione, anche della varietà locale Beldia, considerata più resistente.
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Questo articolo è uscito sul numero 1577 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati