Il romanticismo ha sempre fatto parte dei Fontaines D.C. Quando erano studenti a corto di soldi a Dublino, vagavano per le strade della città recitando poesie, tracannando birra economica e cantando i loro brani. Il debutto del gruppo, Dogrel, era un abbraccio critico ma celebrativo dell’irlandesità. Skinty fia del 2022 vedeva la relazione con l’Irlanda dalla prospettiva della diaspora. Nel quarto album l’attenzione tematica si restringe al romanticismo come concetto universale. Con dieci canzoni su undici registrate in Francia e preprodotte a Londra, dove oggi vive la band, Romance è il primo lp del gruppo senza riferimenti musicali alla terra natale. Un brano come In the modern world è emblematico della grandezza del disco. La canzone è stata scritta a Los Angeles e ha il dolore stanco di Lana Del Rey. L’album è stato prodotto da James Ford, il cui nome è senza dubbio venuto fuori durante il tour di supporto agli Arctic Monkeys negli Stati Uniti. Ford ha lavorato anche con i Depeche Mode in Memento mori. La stessa lucidità si ritrova in Romance. Il disco si basa sempre meno sulla catarsi rock, quindi il ruolo del cantante e paroliere Grian Chatten è fondamentale. La sua voce oggi ha più personalità. In Horseness is the whatness, si chiede: “Qualcuno scoprirà qual è la parola che fa girare il mondo?”. Per citare i Joy Division, l’amore può farci a pezzi, ma il romanticismo è per sempre.
Keith Cameron, Mojo
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Questo articolo è uscito sul numero 1577 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati